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Ricchi e poveri

Berlusconi ha dichiarato in sede europea “Siamo i più ricchi in Europa”. E’ vero. Si riferiva però alla sua famiglia: i Berlusconi sono i più ricchi in Europa, o giù di lì. Obiettivo centrato.

Le tasse locali aumentano, ma mentre la giunta di destra alla provincia di Bari spreca soldi nell’ennesimo auto-aumentarsi gli stipendi e il comune di Palermo è sommerso dai rifiuti, il sindaco di Cassinetta, oasi di centrosinistra nella “padania” leghista e pidiellina, mostra la strada da seguire, con una gestione oculata del territorio che lo rende amatissimo dai cittadini e ne fa esempio per tutti i comuni italiani.

Sempre restando alle amministrazioni locali, la Consulta ha bocciato il ricorso del Governo contro la regione Toscana, che offre trattamento sanitario gratuito agli immigrati, anche se privi del permesso di soggiorno. Ma mentre la lega lamenta “razzismo contro i toscani” il governatore Rossi rilancia: ora al lavoro per diritti di cittadinanza e politici.

La crisi, intanto, colpisce anche Don Verzé, costretto a elemosinare fondi per il San Raffaele alla neolaureata Berlusconi, in sede di proclamazione e in presenza del padre.

Ma dalla povertà c’è chi esce con la cultura e l’innovazione: in India il 3% del bilancio annuale viene investito per l’educazione, e per le scuole indiane sono appena riusciti a creare un computer da 35 dollari.

Il governatore rilancia: ora al lavoro per i diritti di cittadinanza e quelli politici

Quattro notizie che potreste aver perso stando in vacanza

1) Narayan Dutt Tiwari, governatore dello stato indiano dell’Andra Pradesh, si è dimesso in seguito alle rivelazioni su uno scandalo sessuale che lo ha visto protagonista. Ogni riferimento alla situazione italiana è da considerarsi puramente casuale.

2) Palermo è invasa dalla spazzatura, e sembra che per risolvere il problema saranno utilizzate ingenti risorse pubbliche. Il TG1, a differenza del caso Napoli, ha misteriosamente mancato la notizia. Il fatto che la città partenopea sia governata dal centosinistra e il capoluogo siciliano dal centrodestra non ha certamente influito sulla scaletta dell’autorevole organo di informazione.

3) Aumentano le famiglie in difficoltà. Il 17% fatica ad arrivare a fine mese. Spariscono invece i servizi dei TG con gli anziani a rovistare fra i rifiuti dei mercati rionali. Gli “anni bui” di Prodi son finiti, adesso quel 17% di indigenti resta dignitosamente a casa propria a morire di fame.

4) In alcune tratte del nord Italia si posson prendere treni austriaci e tedeschi, che son partiti e arrivati in orario anche nel caos post-nevicata dei trasporti nostrani. Ma non ditelo troppo in giro, le nostre efficientissime ferrovie preferiscono che non si sparga la voce…