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Pensare al piccolo per crescere alla grande

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Pubblica amministrazione e semplificazione per un risparmio di spesa generale

1) Procedimenti unici semplificati su igiene-ambiente, urbanistica-edilizia, sicurezza del lavoro. Solo tre procedimenti, per la definizione degli interventi in questi settori: non più un solo front-office della Pubblica amministrazione
2) Riforma della legge sugli appalti, con l’introduzione di vincoli di qualità, impatto ambientale e innovazione. Sia sugli appalti sia sulle commesse pubbliche proponiamo la riserva del 30% per le PMI
3) Potenziamento dell’utilizzo del silenzio-assenso con destinazione delle risorse ai controlli Sperimentazione dell’Agenzia per le imprese nel suo ruolo di garante terzo, collegandola a un forte potenziamento dei controlli
4) Processo civile telematico ampliato a tutto il territorio italiano

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Diritto alla mobilità

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Estendere i sistemi tariffari integrati regionali, che permettono ai viaggiatori di usare i diversi mezzi di trasporto regionale con lo stesso titolo di viaggio.
Favorire l’ingresso di operatori privati, italiani e stranieri, le iniziative di partnership o di aggregazione tra operatori sia ferroviari che automobilistici.
L’Alta Capacità deve diventare un fatto concreto in modo da aumentare la frequenza dei treni e garantire un servizio migliore, usando al meglio le tracce lasciate libere dall’AV.

Ampliare il territorio di competenza su cui erogare il servizio integrato di TPL per migliorare le economie di scala delle Aziende e avere, sempre nell’ambito della concorrenza, una maggiore efficienza ed economicità.

Ridare agli Enti locali le risorse sottratte ingiustamente solo qualche mese fa.
Favorire il coinvolgimento degli utenti nell’organizzazione del servizio di TPL.
Lavorare fattivamente per il varo dell’Agenzia per la sicurezza, che deve essere condotta rapidamente a regime e messa in condizione di funzionare.

Per migliorare la logistica e aumentare la competitività bisogna una volta per tutte realizzare l’intermodalità.

Le caratteristiche geografiche (una penisola allungata nel mare più trafficato del pianeta e con molti ostacoli naturali che rendono difficili gli spostamenti), quelle economiche (una struttura produttiva caratterizzata da moltissime piccole aziende polverizzate sul territorio) e quelle storiche (8.000 grandi e piccoli comuni diffusi sul territorio) ci devono spingere verso scelte chiare:
1) usare molto la ferrovia per le merci sui lunghi spostamenti (con gli incentivi del ferrobonus) e il trasporto su gomma negli altri casi
2) scambiare le merci tra ferro e gomma in grandi e organizzati interporti
3) valorizzare il sistema della portualità e collegarlo con adeguati snodi ferroviari tecnologicamente avanzati, sostenendolo anche attraverso l’autonomia finanziaria
4) rilanciare l’idea vincente delle “autostrade del mare” in connessione con ferro e gomma
5) ridare dignità a lavoratori e aziende dell’autotrasporto mettendoli nelle condizioni di stare sul mercato, riducendo la frammentazione, eliminando l’intermediazione parassitaria e contrastando la criminalità organizzata.

Impariamo a vivere insieme

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Accordi bilaterali

Gli accordi bilaterali avviati dai governi di centrosinistra (il 90% di quelli esistenti) hanno dimostrato di essere la strada più efficace per governare l’immigrazione. La Lega e il centrodestra ripetono “aiutiamoli a casa loro”, ma il governo Berlusconi ha ridotto le risorse per la cooperazione. Risultato: un fallimento.
Bisogna invece estendere quegli accordi e rendere operative intese che prevedano l’impegno reciproco per il contrasto all’immigrazione clandestina – terreno su cui l’Italia deve migliorare e non recedere – e l’ingresso di quote regolari tra mercati del lavoro nazionali, mercato unico europeo, area Schengen, all’interno di una politica estera di pace e cooperazione.
La dimensione puramente nazionale, però, non è sufficiente a governare un fenomeno che è per sua natura sovranazionale. L’Unione europea è impegnata da tempo nella definizione di accordi bilaterali in materia di immigrazione con i Paesi terzi di origine e transito dei flussi migratori. Occorre incrociare questo sforzo con la dimensione nazionale.

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Fisco 20, 20, 20: la road map per liberare i produttori, la progressività, il federalismo

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale

Una sostanziale riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale è condizione necessaria per realizzare le riforme proposte. Non possiamo avere livelli di imposizione europei e livelli di evasione sudamericani, dato il nostro debito pubblico. L’obiettivo di medio periodo, ossia la durata ordinaria di una legislatura, dovrebbe essere portare l’evasione italiana ai livelli medi dell’area euro. Il termini quantitativi vorrebbe dire dimezzarla e arrivare al recupero di 40-50 miliardi di euro l’anno.

Per realizzare tale ambizioso, ma non impossibile obiettivo, si dovrebbe procedere lungo due strade: i controlli a posteriori attraverso l’uso efficiente e sinergico delle informazioni già a disposizione delle amministrazioni pubbliche; l’innalzamento della fedeltà nel pagamento delle tasse attraverso un’azione preventiva. Il governo Berlusconi ha prima eliminato i provvedimenti per combattere l’evasione fiscale, poi ha fatto i condoni per i grandi evasori (lo scudo) e infine, costretto dalla realtà, ha reintrodotto qualche pezzo di intervento contenuto nei provvedimenti di contrasto all’evasione che erano stati cancellati. La ricetta del governo ha fallito.

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Per una profonda riforma dello Stato e delle Autonomie

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Le idee del Pd su federalismo, risorse e riordino dei poteri

È necessario rimettere sui giusti binari la riforma autonomistica, guardando a essa non solo come un passaggio ineludibile sul cammino del riassetto politico-istituzionale e del risanamento della finanza pubblica: essa è anche uno strumento essenziale per la ripresa economica, per una più forte competitività del sistema Italia, per assicurare la coesione sociale.

1) Dobbiamo pensare a rafforzare l’azione degli Enti locali nelle zone più difficili del Paese con meccanismi di sostegno “fra pari” (diffusione delle migliori pratiche tra Comuni, Provincie e Regioni) e di affiancamenti propriamente federali (non solo poteri sostitutivi, ma strumenti di governance condivisi)

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Coltiviamo il futuro. Proposte per l’agricoltura italiana

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Stabilizzare le agevolazioni contributive per aree svantaggiate e di montagna

Il 31 luglio sono scadute le proroghe per le agevolazioni contributive per le aziende agricole situate in territori montani e in aree svantaggiate. Non confermarle comporta l’aumento del costo del lavoro per queste imprese fra il 15 e il 25%.
La proposta del Pd è di arrivare a una stabilizzazione delle agevolazioni per evitare un ulteriore aumento dei costi di produzione che danneggerebbero agricoltori e consumatori.

Riduzione dell’ accisa sul gasolio per le coltivazioni in serra

Il governo non ha confermato la riduzione dell’accisa per il gasolio per le imprese agricole impegnate in coltivazioni in serra: florivivaisti e produttori ortofrutticoli.
Queste imprese si sono trovate un aumento del gasolio e quindi dei costi di produzione e rischiano di precipitare fuori dal mercato.

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La scuola che vogliamo

Pubblichiamo la sintesi del documento approvato dall’Assemblea del PD del 8 e 9 ottobre 2010 . Qui trovate il documento completo.

Nuovo piano straordinario per un’educazione di qualità da 0 a 6 anni
Trasformare l’asilo nido da servizio a domanda individuale a diritto educativo di ogni bambina e bambino. Assicurare a tutti i bambini un posto nella scuola dell’infanzia.

Dare certezza di funzionamento alle scuole

Ogni scuola deve poter contare su un triennio certo di programmazione.
Né organico di diritto, né di fatto, ma solo quello che serve a dare continuità all’insegnamento: assegnare un organico funzionale che includa, anche per reti di scuole, personale stabile per le supplenze brevi e professionalità specializzate a supporto dei ragazzi con bisogni speciali (autismo, dislessia, discalculia).
Questo sistema comporta molti vantaggi a parità di spesa: il superamento del precariato scolastico; la programmazione certa dei fabbisogni di insegnanti e conseguente piano di reclutamento; la piena autonomia delle scuole nell’organizzazione della didattica per raggiungere l’obiettivo del successo scolastico dei ragazze e delle ragazzi. Continua a leggere

Abbandonare la Nazion(al)e prima che affondi

Mentre l’Italia si gioca il tutto per tutto, sostenuta anche da Miss Padania, il presidente della FIGC mette le mani avanti parlando (finalmente) di un futuro azzurro più “colorato” e il leader del Carroccio risponde accusando la Federcalcio di aver già comprato la partita.

Sperando in un buon risultato della nazionale elvetica, e certi in questo modo di non esser presi in giro dai tedeschi, intanto, Como e Varese si preparano a diventare svizzere.