LHC tarda ancora… e i dottorandi aspettano

Secondo le news on-line della rivista Nature ulteriori ritardi si stanno accumulando nella messa in funzione dell’acceleratore LHC al CERN di Ginevra, portando la data prevista per le prime collisioni di protoni a novembre 2009, un anno dopo l’avvio previsto. Lo scorso settembre lo stop fu causato dalla rottura di una saldatura tra due sezione di cavo superconduttore, che ebbe come conseguenza la vaporizzazione quasi immediata di alcune tonnellate di Elio liquido che danneggiarono 53 magneti superconduttori che devono ora essere smontati, ripuliti e quindi riparati o sostituiti.

Dopo il riavvio il collisore verra` poi “provato” a regime ridotto (“solo” 5 Teraelettronvolt invece di 7) durante il periodo invernale, con un aggravio dei costi (solo per l’elettricita`, che in inverno e` piu` costosa, si stimano 8 milioni di Euro in piu`) causato appunto dal ritardo.  

I ritardi hanno anche ripercussioni sul lavoro di migliaia di fisici che lavorano agli esperimenti previsti attorno ad LHC. In particolare, i dottorandi che attendono i dati prodotti in quegli esperimenti per le loro tesi si troverebbero in serie difficolta` e una dozzina avrebbero gia` lasciato il solo progetto ATLAS, uno dei rivelatori piu` grandi che verranno istallati per gli esperimenti. Tuttavia accelerare i tempi rischierebbe di essere controproducente, quindi non c’e` altra scelta che aspettare e concentrarsi sul lavoro di ottimizzazione dei rivelatori e dei sistemi di calcolo, che non manca e che si puo` fare anche a macchina spenta.

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