Archivi tag: spese militari

Statistiche impietose

Italia: un paese che esce dal G20 nell’indice della prosperità mondiale, con un debito a orologeria e in cui le famiglie tirano ulteriormente la cinghia mentre il 10% della popolazione detiene la metà della ricchezza nazionale. Un paese all’ultimo posto in Europa occidentale per connettività alla rete e in cui la banda larga mobile, nonostante la scarsa diffusione, è già satura. In una situazione del genere, se voi foste un importante esponente del maggior partito di opposizione, ad esempio un D’Alema, ma anche semplicemente un giornalista de Il Foglio… su cosa pensereste che sia importante investire? Ma su gli armamenti militari, che domande!

(PS: non fatevi ingannare dalle argomentazioni del Camillo di turno… Internet non è nato nelle caserme, ma nelle Università. Il dipartimento della Difesa ci aveva solo messo i soldi, perché anche loro avevano capito che la Guerra Fredda si sarebbe vinta più sul piano dell’innovazione che con le bombe)

Sparata militare

Mentre tutti (leghisti esclusi) guardano all’insù lo show delle frecce tricolori (ignorando che il costo dei nuovi aerei è maggiore della finanziaria) e quello di B al Quirinale, noi appoggiamo l’idea di Macchianera:

Quale modo migliore di festeggiare la nostra Repubblica se non intervistare tre italiani?

I tre italiani, sotto molti aspetti più italiani di noi, si chiamano Sumaya, Khalid e Igiaba. Parlano l’italiano spesso meglio di noi. I nostri dialetti meglio ancora di noi.

Sono quegli italiani, figli di genitori in fuga da paesi oppressi e nazioni in guerra, che facciamo quotidianamente sentire stranieri su una terra che è anche loro.

Nelle interviste che AVoiComunicare ha pubblicato ci spiegano il loro concetto di patria: Sumaya, italiana col velo; Igiaba, fiera dell’accento romano; Khalid, che vuole essere un cittadino anche lui.