Lo Stato fa irruzione nei nostri smartphone e sembra essere il benvenuto. La tendenza inaugurata in grande stile dall’ammistrazione di Barack Obama è destinata a fare da apripista. Nel frattempo le applicazioni col marchio “.gov” si moltiplicano, al punto che di recente è stato inaugurato un “App Store” targato White House, da cui è possibile scaricare gratuitamente applicazioni per il proprio cellulare e suggerire idee e progetti per i nuovi titoli da aggiungere alla library. E’ l’ultima trovata dello staff hi-tech del presidente Usa, che da alcuni giorni ha rimodellato il sito ufficiale dell’amministrazione con una sezione dedicata al regno degli smartphone. Si tratta del primo portale per le applicazioni gestito da un governo, un cambiamento radicale in un mercato fino ad ora concentrato più sul tipo di cellulare che sulla natura del servizio. Al momento lo store, accessibile dal sito apps.usa.gov 1, offre diciotto applicazioni compatibili per iPhone, BlackBerry e Android. In totale, però, sono più di centodieci i progetti per dispositivi mobili al vaglio delle diverse agenzie governative, segno di quanto i fedelissimi di Obama puntino anche sulle apps per promuovere un’immagine della Casa Bianca piuttosto sbiadita (secondo il Pew Research Center, ad esempio, solo il 48% degli americani approva l’operato complessivo del governo).
Il presidente e gli smartphone. Che Obama amasse gli smartphone si era già capito dalla determinazione con cui ha lottato per continuare a usare il suo BlackBerry 2 anche da presidente, malgrado i numerosi problemi di sicurezza e protocollo. Eppure, un anno e mezzo fa, in pochi avrebbero creduto di poter scaricare delle applicazioni direttamente dall’App Store presidenziale. L’uomo che ha dato forma e sostanza all’iniziativa è Vivek Kundra, Chief Information Officer dell’amministrazione statunitense, ovvero il responsabile per l’informatica e le nuove tecnologie. Dal giorno della sua nomina, il 5 marzo del 2009, l’obiettivo di Kundra è stato “rivoluzionare la tecnologia nel settore pubblico” e “colmare la distanza tra burocrazia governativa e mentalità dei cittadini”. Per farlo ha puntato su alcuni dei concetti più caldi del mondo IT, dal cloud computing all’open accessibility, con un’attenzione particolare ai dispositivi mobili e al loro ruolo come provider di servizi.
Cloud computing e info sharing. Tanto per cominciare lo staff del presidente ha creato una piattaforma dedicata al cloud computing 3, vale a dire il fenomeno di migrazione in rete di software e sistemi operativi. Così è nato apps.gov, contenitore di software online per il business, la produttività, l’informazione e i social media. Il tutto, ha spiegato Kundra, per “promuovere l’efficienza del governo federale e migliorare le connessioni tra stati ed enti locali”. Altro fiore all’occhiello della squadra hi tech è Data. Gov, un’enorme base di dati che mette a disposizione di ogni cittadino le informazioni federali sui temi più svariati, dall’energia ai matrimoni, dall’agricoltura alla salute. L’idea è quella di condividere le informazioni con il maggior numero di persone possibile, seguendo il modello di Facebook e degli altri social network. Un argomento, questo, sul quale Obama non ha bisogno di prendere lezioni da nessuno: con i suoi 4.470.070 seguaci, secondo il Washington Post il presidente è al quinto posto tra i personaggi più popolari di Twitter, alle spalle di star del pop come Lady Gaga e Britney Spears.
Le applicazioni di servizio. Il primo pacchetto delle Obama-apps ha la funzione di stabilire una comunicazione diretta tra l’amministrazione e il singolo utente. The White House App, ad esempio, fornisce ai proprietari di iPhone un flusso di informazioni sull’agenda della Casa Bianca, comprese le ultime notizie, i video, le foto e tutti gli eventi a cui prende parte il presidente. Sulla stessa linea il sito per cellulari Usa. Gov Mobile, che promette ai visitatori di avere “il governo federale, statale e locale sul palmo della mano”. Dedicato ai pubblici internazionali è invece America. Gov Mobile, piattaforma che fornisce letture sulla vita e la cultura americana, come anche informazioni pratiche su visti, assicurazioni e permessi di lavoro. C’è anche un servizio mobile per gli americani all’estero: accedendo a Find Your Embassy, sul cellulare si visualizzano tutte le ambasciate statunitensi nel mondo con relative mappe e contatti.
Le apps per chi si sposta. L’offerta dello store governativo procede con una serie di strumenti concepiti per facilitare i viaggi e gli spostamenti. Uno dei più recenti è My TSA, applicazione per iPhone che informa in tempo reale su tutto quello che c’è da sapere per viaggiare in aereo, trasformando in un libro aperto i regolamenti della Transportation Security Administration. Per chi, invece, preferisce viaggiare in macchina il governo americano ha pensato a due applicazioni web che tengano conto anche dell’ambiente: Alternative Fuel Locator (fornisce una mappa dei distributori di carburante alternativo sparsi sul territorio nazionale) e FuelEconomy. Gov (calcola i consumi di gas e petrolio, i costi annuali e l’impronta di CO2 rilasciata da ogni auto).
Un occhio alla salute. Di pari passo agli sforzi della First Lady Michelle Obama per far dimagrire i suoi connazionali, il team dell’information technology ha messo a punto due apps che invitano alla dieta. BMI Calculator, sviluppata nei laboratori del National Institute of Health, consente di calcolare l’indice di massa corporea, una delle misure più affidabili per stabilire la quantità di grasso presente nel corpo. MyFood-A-Pedia si presenta invece come una guida tascabile al mangiar sano, con le informazioni nutrizionali di oltre mille diversi tipi di cibo. Lanciata proprio in occasione della festa del 4 luglio, c’è poi UV Index, applicazione per Android e BlackBerry che informa i vacanzieri sulle condizioni dell’aria e i livelli dei raggi ultravioletti in qualsiasi località.
Le più particolari. Una delle app più scaricate dalla library governativa è sicuramente FBI’s Most Wanted, applicazione del Federal Bureau of Investigation per avere sul proprio iPhone i volti e i profili delle persone più ricercate d’America, terroristi inclusi, ma anche le foto dei bambini scomparsi e dei casi in stile “Chi l’ha visto”. Un apposito link permette agli utenti di comunicare eventuali informazioni direttamente all’FBI. Per affrontare ogni emergenza la Casa Bianca propone infine Fema Mobile, “la risposta del governo con il tocco di un pulsante”, un’applicazione che dà indicazioni in caso di uragani, terremoti, alluvioni, attacchi terroristici e ogni genere di disastro pensabile e immaginabile.