Riceviamo la seguente email dall’avvocato del consigliere Pier Paolo Zaccai. Grassetti nostri, per evidenziare i passaggi più significativi.
Spett.le BLOG
A nome e per conto del consigliere Pier Paolo Zaccai, Vi chiedo che ai sensi dell’art. 8 L. 47/48 provvediate alla rettifica degli gli articoli e/o servizi comparsi su carta stampata e sul Vostro blog.
Il procedimento penale per cessione di sostanza stupefacente nei
confronti del Consigliere Provinciale Pier Paolo Zaccai è stato
avviato solo ed esclusivamente sulla base delle dichiarazioni rese
da due viados (Morgana e Giuliana), cittadine extracomunitarie,
clandestine sul territorio nazionale già colpite, al momento dei
fatti, da provvedimento di espulsione.
Si tratta, solo di “droga parlata” ovvero di un reato contestato al mio
assistito solo sulla base di calunnie mosse da cittadini irregolarmente
permanenti sul territotrio nazionale e quindi, solo per questo, soggette ad arresto.
Appare altresì doveroso precisare che mai sono state rese dichiarazioni confessorie da parte del Consigliere provinciale in presenza di un avvocato, anche in merito al solo uso personale di sostanza stupefacente (che avrebbe costituito, peraltro, solo un illecito amministrativo, non comportando di certo l’avvio di un procedimento penale!).
La stessa Polizia Giudiziaria di Roma intervenuta sul luogo dei
fatti non ha confermato, né divulgato la notizia circa il rinvenimento di sostanze stupefacenti, sia pure di minime dosi, all’esito delle perquisizioni
presso l’appartamento in Roma di San Giovanni-Appio, presso l’automobile di Zaccai e, tanto meno, la di lui abitazione privata,
presso la quale è stata effettuata una perquisizione ai sensi dell’art. 103 del testo unico sugli stupefacenti. Tali certezze sono riferibili non tanto per rivelazione di fattidi indagine, ma dalla mancanza di un arresto in flagranza di reato che sarebbe scaturito,automaticamente e senza indugio, nel caso di rinvenimento di qualsivoglia sostanza stupefacente.
Ed ancora.
Dalla cartella clinica dell’Ospedale G.B. Grassi (il secondo
Ospedale, strana circostanza anche questa, cui è stato trasportato
il consigliere provinciale)emerge che egli sia stato accettato con CODICE ROSSO.
Non è risultata la positività ad alcuna sostanza alcoolica e/o stupefacente, benché il dottor Zaccai si sia sottoposto anche all’analisi del sangue ed a
numerosi altri esami diagnostici che hanno potuto riscontrare lesioni
fisiche su tutto il corpo.
Per quanto concerne il tasso alcolemico,dalla cartella clinica si evince che il valore dell’etanolo è inferiore a 10 mg/dl, ovvero negativo. Il quadro
che emerge descrive un soggetto a cui non sono state ascritte o comunque ascrivibili condotte tossicomani ed alcolemiche. Zaccai, inoltre, ha
volontariamente ripetuto il drug test nei giorni successivi, con esiti
sempre NEGATIVI per cocaina, oppiacei, cannabinoidi ed anfetamine
(tutto ciò è ampiamente documentato nella Consulenza medica richiesta).
Per quanto riguarda poi, la notizia, diffusa da altre fonti di informazione, relativa allo stato d’agitazione dell’On.le Zaccai che avrebbe determinato il Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.), questa è assolutamente falsa, tant’è che nulla risulta dalla cartella clinica dell’Ospedale G.B. Grassi.
Per fugare qualunque dubbio, Zaccai ha appositamente incaricato un
pool di cattedratici nell’ambito professionale della medicina legale, composto dal Prof. Carlo Maria Oddo, titolare della cattedra di
Medicina Legale presso l’Università di Tor Vergata, dal Prof. Carella
Prada, docente in psichiatria forense presso l’Università”La Sapienza” e dal Dott. Dino Tancredi,tossicologo, che,congiuntamente, hanno redatto una relazione medica rimessa alla valutazione del P.M. incaricato.
Nessun’arma è stata rinvenuta.
Appare opportuno precisare che sull’intera vicenda sono in corso i
necessari approfondimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria,coperti da riserbo processuale.
Da ultimo, si potrà far buon servizio di informazione, cercando di
emendare gli effetti lesivi della diffamazione, anche mediante una rettifica di quanto pubblicato on line, concedendo uno spazio basato sia sul memoriale edito dal settimanale “OGGi” sia dalle foto (da pubblicare) in esso contenute (n.38 settimanale Oggi foto n. 8) da cui emergono, modo in modo inequivoco, i segni di una grave aggressione fisica e,non ultimo dai videomessaggi su youtube al seguente indirizzo www. youtube. com/user/
RedazioneOstiaTV (di sicuro oggetto di ispirazione di successivirecenti videomessaggi utilizzati da politici di livello nazionale).
Rimanendo in attese di un cortese riscontro della Vs. redazione
porgo distinti saluti.
Fatti salvi i diritti di agire legalmente nei Vs. confronti
per (gravissima) diffamazione a mezzo stampa in tutte le sedi civili e penali.
Avv. Domenico Stamato
stamato.d@tiscali.it